giovedì 4 febbraio 2016

Xylella, Irsa-Cnr risponde agli avvocati: la corrispondenza tra le mappe c’è

Xylella, Irsa-Cnr risponde agli avvocati: la corrispondenza tra le mappe c’è

L'Irsa-Cnr di Bari, tirato in ballo dagli avvocati Sisto (difensori degli indagati sul caso xylella) risponde non senza una velata polemica

BARI- Inchiesta xylella. I legali difensori degli indagati del Cnr di Bari avevano risposto alle accuse della Procura: “I dati degli studiosi e dei periti coincidono”. Ed avevano mostrato le contromappe che, secondo la loro tesi, smentirebbero la diffusione geometrica del batterio.
Invece l’Irsa-Cnr di Bari, tirato in ballo dagli avvocati Sisto (difensori degli indagati sul caso xylella) risponde non senza una velata polemica: sono state messe in evidenza aree assai ridotte ove incongruenze obiettivamente esistono (e che sarebbero state eliminate con le ulteriori elaborazioni da noi considerate essenziali) mentre sono state trascurate aree ove la corrispondenza esiste; le ulteriori elaborazioni da noi dichiarate come necessarie (e non effettuate perchè l’IRSA non ha avuto alcun finanziamento specifico e/o incarico in tal senso) servono proprio ad eliminare l’individuazione di aree spurie.
La distribuzione delle piante “realmente” malate secondo la mappa utilizzata dagli avvocati (utilizzata per affermare che la mappa IRSA è sbagliata) è a sua volta largamente errata: basti confrontare la distribuzione degli alberi “realmente” malati mostrata dalla difesa con la situazione reale presente nel SIT regionale (per le aree in cui le due basi di dati si sovrappongono) ove la classificazione (Xylella presente/ Xylella assente) dei singoli alberi è stata effettuata non per “fotointerpretazione” ma albero per albero, dal vero, con georeferenziazione sul campo.
A seguito di informazioni e commenti pubblicati su alcuni organi di stampa relativi alla conferenza stampa tenuta dagli avvocati che difendono alcuni inquisiti nell'ambito dell'inchiesta Xylella, ed in considerazione di giudizi e valutazioni effettuate sul contributo fornito dall'IRSA-CNR, riteniamo utile chiarire alcuni aspetti.
L'IRSA-CNR fornì alla Regione Puglia (nel corso dei lavori della Task Force Xylella e nell'audizione tenutasi in Dicembre presso la IV Commissione Consiliare) alcuni spunti desunti da mappe ottenute nell'ambito di un progetto di ricerca originariamente finalizzato ad altri scopi.
Fu mostrata una mappa ottenuta da attività di telerilevamento effettuata con un sensore a sole 4 bande dalla quale si poteva rilevare un mosaico di aree caratterizzate da una firma spettrale peculiare che suggeriva una distribuzione di aree "anomale" caratterizzate da forme spesso geometriche.
Questo fornì lo stimolo per suggerire la possibile esistenza di fattori ambientali (probabilmente connessi a diversi tipi di suolo o di conduzione agricola) che potessero "modulare" il manifestarsi del CODIRO, partendo dal presupposto che piante sotto stress potessero più facilmente essere sopraffatte dalle patologie. Si segnalò quindi la necessità di effettuare ulteriori studi ambientali sulle aree colpite da CODIRO in maniera parallela ed in connessione con gli studi condotti dai fitopatologi già al lavoro.
Fu chiarito nel documento consegnato in audizione che si trattava di immagini grezze che non erano state "ripulite" e che necessitavano quindi di ulteriori elaborazioni e verifiche da effettuare in maniera razionale e pianificata al fine di individuare una procedura semi-automatica di elaborazione.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri 2 febbraio c.m. è stata mostrata una fotointerpretazione effettuata per conto della difesa tendente a dimostrare l'inaffidabilità della mappa IRSA affermando che non esista corrispondenza tra le aree indicate come sospette dalla mappa con aree ove invece il CODIRO esista realmente e come alcune porzioni di tali aree "sospette" ricadano su aree non olivetate.
Si ritiene utile sottolineare quanto segue:
sono state messe in evidenza aree assai ridotte ove incongruenze obiettivamente esistono (e che sarebbero state eliminate con le ulteriori elaborazioni da noi considerate essenziali) mentre sono state trascurate aree ove la corrispondenza esiste;
le ulteriori elaborazioni da noi dichiarate come necessarie (e non effettuate perchè l'IRSA non ha avuto alcun finanziamento specifico e/o incarico in tal senso) servono proprio ad eliminare l'individuazione di aree spurie;
le aree individuate nella mappa IRSA (ottenute con telerilevamento a inizio 2014) sono state confrontate non con la situazione reale (rilevabile dalle mappe presenti sul SIT ufficiale della Regione Puglia) ma con "fotointerpretazioni" (non si sa come e da chi effettuate), pertanto soggettive e criticabili almeno quanto le mappe IRSA;
la distribuzione delle piante "realmente" malate secondo la mappa utilizzata dagli avvocati (utilizzata per affermare che la mappa IRSA è sbagliata) è a sua volta largamente errata: basti confrontare la distribuzione degli alberi "realmente" malati mostrata dalla difesa con la situazione reale presente nel SIT regionale (per le aree in cui le due basi di dati si sovrappongono) ove la classificazione (Xylella presente/ Xylella assente) dei singoli alberi è stata effettuata non per "fotointerpretazione" ma albero per albero, dal vero, con georeferenziazione sul campo; l'esistenza di pattern regolari è immediatamente verificabile osservando le mappe aggiornatissime reperibili sul SIT regionale; l'IRSA non possiede competenze specifiche in ambito agronomico e non parteggia per alcuna delle parti, bensì possiede competenze specifiche nel settore ambientale e del telerilevamento, e con l’immagine grezza proposta si è voluto solo evidenziare la necessità e l'importanza di effettuare studi ambientali con approccio olistico.
Noi abbiamo solo voluto affrontare in maniera sistemica il problema, non interessandoci all'esistenza o meno della infezione batterica ma allargando il quadro conoscitivo, convinti che le scelte politiche e gestionali vadano affrontate solo dopo essersi dotati di solide basi scientifiche. Non si comprende chi e perchè possa essere ostile a questo "messaggio" finalizzato solo a permettere una migliore comprensione del fenomeno, facendo anzi sistema tra enti di ricerca.
(NELLA FOTO LE SLIDE PROIETTATE DAGLI AVVOCATI SISTO NELLA CONFERENZA STAMPA DEL 1 OTTOBRE; questo documento è stato inviato al Presidente Michele Emiliano, all'Assessore e al Direttore dipartimento della Regione Puglia, nonché al periodico "Le Scienze")

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