sabato 26 dicembre 2015

Sempre discutendo di Xylella

Ferdinando Boero Ovviamente tutto quello che ho scritto vale se vien fuori che i provvedimenti di eradicazione sono stati basati su non solida evidenza scientifica. Altrimenti si parla di complotto della Magistratura contro integerrimi scienziati che agiscono solo per amore di verità. Ed è una tesi altrettanto complottistica. Aspettiamo di vedere dove si arriverà con le indagini. Posso solo dire che mi fa piacere che si avanzino dei dubbi. Fa parte del nostro mestiere. A volte la diagnosi (è Xylella) potrebbe essere giusta ma la terapia (eradicazione) potrebbe non esserlo. Ma pare che anche la diagnosi non sia così certa: piante con Xylella non hanno sintomi, piante senza Xylella li hanno. Almeno così dice la Magistratura, non gli articoli sui giornali. Presumo che prima di agire si siano opportunamente documentati. Ma se invece c'è un complotto della Magistratura contro la Scienza... bè, difenderemo la Scienza. Ora mi pare prematuro prendere posizione. Se non altro questo contribuirà a chiarire la questione e a zittire i complottisti di qualunque tipo.
Alberto Gennari Si grida sempre più spesso al complottismo. E spesso chi accusa di complottismo complotta qualcosa. Emoticon grin
Scherzo, mi perdonerete l'ironia, ma mi pare che in questa discussione buona parte della colpa la portano i media, sempre più spesso schierati e poco liberi, in questo Paese.
Antonio Bruno
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Alberto Gennari 612 piante positive al test, su oltre 25 mila campionamenti. Ma si parlava di una pandemia che avrebbe coinvolto milioni di piante. Se finora non si è trovato il modo di fermare questa infezione, e tutto quel che si è fatto è stato inefficace (anzi, bloccare le eradicazioni e ricorrere alle "buone pratiche agricole tradizionali" avrebbe addirittura peggiorato le cose...) allora direi che c'è qualcosa che non va, che non funziona nei piani fitosanitari e nelle previsioni catastrofiste urlate fin dal primo momento e con tanta fretta. E forse, chi continua a dire che bisogna estirpare, potrebbe avere qualche spunto di riflessione in più per dire "curiamo", analizziamo meglio. Tanto più quando, come per il clima, non c'è unanimità circa l'efficacia delle eradicazioni, tra gli agronomi. Se vale per il clima, vale anche per gli ulivi. Detto questo, mi ritiro dalla discussione, e saluto i partecipanti.
Enrico D'Amato Attenzione che i risultati pubblicati in tabella si riferiscono ai campioni presi sino al 4 giugno...mi risulta che da giugno ad oggi l'attività di campionamento non si sia mai fermata...ed io ho partecipato personalmente ai campionamenti nella fascia a nord del comune di Lecce...a sud di Lecce, invece, non si sta facendo campionamento in quanto considerata ormai zona infetta...rimango della convinzione che esprimere giudizi definitivi sia un errore...l'unica cosa che mi chiedo è se dopo le indagini della magistratura si dovesse arrivare alla conclusione che la xylella è la causa della morte degli ulivi e che le procedure di eradicazione sono le uniche che al momento possono contenere la diffusione della malattia, chi spiegherà ai proprietari e ai cittadini che questi stop ha causato la diffusione della malattia anche nelle zone non infette? Chi pagherà? Il procuratore? I pm? Il ministero della giustizia?
Vittorio Ascalone I risultati che Alberto Gennari ci ha mostrato sono eloquenti comunque; circa il 2 % di campioni positivi al patogeno non indicano certo un fenomeno di pandemia ! Lei che ha partecipato ai campionamenti, cui ha fatto cenno, sa dirmi per favore quanti di questi campioni sono risultasti positivi alla Xylella ? E in che percentuale ? E quale è la variabilità del metodo di analisi impiegato in %( (Test Elisa ?) Grazie per una risposta.
Enrico D'Amato Purtroppo non sono in grado di risponderle in quanto io ho partecipato solo all'attività di prelievo dei campioni in campo in qualità di appartenente al Corpo forestale...le attività di analisi sono fatte dalla Regione...per cui non ho idea dei risultati. Sorry

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