martedì 24 novembre 2015

Il Paesaggio Rurale ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali


Il Paesaggio Rurale ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali
Da dottore agronomo mi sono preoccupato quando ho appreso che la via pugliese al piano paesaggistico è tutta all’insegna di un grido: “Se andiamo avanti così facciamo fuori il Paesaggio”.
Il progettista del piano Prof. Alberto Magnaghi in più occasioni ha messo in luce l’espansione dei centri urbani che se continuano al ritmo dell’espansione dal dopoguerra ad oggi nei prossimi 50 anni renderà l’intera Penisola Salentina un'unica CITTA’!
“Se andiamo avanti così facciamo fuori il Paesaggio” , sembra la voce di Al Gore, quello che si presenta come l’ex Prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America e che in maniera molto suggestiva ha realizzato un documentario che consiglio a tutti e che nella versione italiana si intitola “Una scomoda Verità”.
E la Verità del Paesaggio Pugliese è questa: “Se andiamo avanti così facciamo fuori il Paesaggio”.
Il Prof.Giuliano Volpe, Rettore dell’Università di Foggia che ha più volte fatto presente la necessità di un modo UNITARIO di guardare al Paesaggio.
Abbiamo ancora nelle orecchie le parole di Anna Marson, IUAV Studi e Progetti – Venezia che ci ha detto della valutazione ambientale strategica (VAS) del PPTR.
Le persone o, come dicono gli Architetti, gli Abitanti, devono essere contattati da abitanti INNAMORATI del territorio e dell’ambiente che è soprattutto Paesaggio rurale e in tal modo coinvolgere e fare delle iniziative per promuovere l’azione che ha come epilogo la tutela del territorio. Ma mi chiedo e vi chiedo: chi sono questi professionisti che si intendono del Paesaggio rurale?
Chi sono quelli che conoscono e hanno studiato a fondo il territorio più grande del nostro Salento che quello rurale?
Si è vero! E’ inevitabile, lo debbo scrivere, sono i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali .
Il contributo dei Dottori Agronomi e i Dottori Forestali è l’unico in grado di impedire di continuare il ritmo dell’espansione dal dopoguerra ad oggi che nei prossimi 50 anni renderebbe l’intera Penisola Salentina un'unica CITTA’! I Dottori Agronomi e i Dottori Forestali sono gli unici in grado di impedire il “PAESAGGICIDIO” ovvero l’uccisione del Paesaggio.
E per farci mancare nulla ecco i dati della Provincia di Lecce:
Comuni leccesi a più alto consumo di suolo
I valori percentuali sono calcolati rispetto al totale del relativo territorio comunale. In base ai dati derivanti dal Rapporto Ispra 2015 “Il Consumo di suolo in Italia”, i comuni in cui si supera la media provinciale del 13,3 per cento sono i seguenti: Aradeo (24,6 per cento); Castro (23,3); Taviano (23,2); Racale (23,1); Melpignano (22); San Cesario di Lecce (21,9); Sogliano Cavour (21,8); Melissano (21,6); Tuglie (20,9); Castrignano del Capo (19,2); Corsano (19); Surbo (18,6); Porto Cesareo (18,5); Cursi (18,4); Maglie (18,3); Taurisano (18,3); Monteroni (17,8); Tiggiano (17,8); Calimera (17,1); Tricase (17); Miggiano (17); Gagliano del Capo (16,9); Morciano di Leuca (16,9); Surano (16,9); Casarano (16,7); Gallipoli (16,6); Diso (16,4); Collepasso (16,2); Alliste (16,2); Ortelle (15,7); Castrignano de’ Greci (15,6); Acquarica del Capo (15,5); San Cassiano (15,5); Carmiano (15,4); Spongano (15,4); Parabita (15,3); Seclì (15,3); Trepuzzi (15,2); Arnesano (15); Matino (15); Alessano (14,8); Cavallino (14,7); Copertino (14,7); Patù (14,6); Uggiano La Chiesa (14,2); Novoli (14,2); Poggiardo (14,1); Martano (13,9); Andrano (13,5).
Comuni leccesi a più basso consumo di suolo
I valori percentuali sono calcolati rispetto al totale del relativo territorio comunale. Stando ai dati derivanti dal Rapporto Ispra 2015 “Il Consumo di suolo in Italia”, questi comuni sono al di sotto della media provinciale: Cannole (4,7 per cento); Carpignano Sal. (5); Vernole (5,6); Salice Sal. (5,7); Otranto (5,8); Supersano (5,9); Guagnano (6,3); Giuggianello (6,3); Castrì (7); Cutrofiano (7,3); Palmariggi (7,5); Melendugno (7,5); Campi Sal. (7,7); Scorrano (7,7); Caprarica di Lecce (7,8); Giurdignano (8); Veglie (8,3); Minervino (9,4); S. Cesarea Terme (8,8); Nardò (9,5); Sternatia (9,5); Sannicola (9,8); Ugento (9,8); Bagnolo del Salento (10); Neviano (10,5); San Pietro in Lama (10,7); Alezio (11); Ruffano (11,1); Nociglia (11,3); Galatone (11,4); Lizzanello (11,4); Leverano (11,5); Lequile (11,6); Squinzano (11,6); Specchia (11,6); Sanarica (11,6); Zollino (11,6); Corigliano (11,7); Presicce (11,7); Martignano (12); San Donato (12); Soleto (12,3); Galatina (12,5); Lecce (12,5); Muro Leccese (12,5); Botrugno (12,7); Salve (13); Montesano (13,2).


Antonio Bruno, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master’s Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).

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