giovedì 19 novembre 2015

25 novembre 2015 ore 17.00 Officine Cantelmo Gli Ulivi e la pietra

Lecce, OFFICINE CANTELMO - 25 novembre 2015 ore 17,00
"Gli Ulivi e la Pietra – Salento e Barocco Leccese nella prospettiva UNESCO"

Oggi la Puglia, forte di 60 milioni di piante di ulivo, è la regione col maggior numero di frantoi in Italia: oltre 900; e con una produzione di olio di circa il 40% rispetto al totale nazionale (anno 2011).
Il Gennaro Maria Galanti, nella sua Descrizione geografica e politica delle Sicilie, redatta nel 1789, citava: Nella Terra d’Otranto e di Bari,…, questa pianta è propria del suolo, poiché circa due terzi sono coperti di boschi di ulivi. Del prezioso liquore che se n’estrae si fa ampio e ricco commercio in Gallipoli, dove si trasporta quasi tutto l’olio della provincia (Monte 1995: 89).

Il martanese Donato Cosimo Moschettini (1747-1820), uno dei primi studiosi dell’arte olearia in Puglia, affermava: che l’Ulivo, dove regge ai calori grandi, ai freddi acuti soccombe; ed ancora che quest’Albero, acciò fusse lieto, e la vegetazione non nuocesse alla fruttificazione, vuole qualità, non copia di alimento, pochi sughi, non crudi, ed acquei, ma ben preparati, e digeriti; per quanto concerne il tipo di terreno che nelle terre sabbiose, calcari, e selciose vi allignano, e crescono molte piante, e l’ulivo specialmente vi prospera cosí bene, che oltre all’essere più fruttifero, dà pure un olio più dilicato, e fino, … qualora crescesse in piano; infine  declama per niuno è stata la natura cosí prodiga, come per l’ulivo; per ogni sua parte barbicando si produce.

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