sabato 1 agosto 2015

Il Salento leccese degli orti a Melpignano per il ritorno alla Colonia e alle aggregazioni tra piccoli proprietari.


A Melpignano l' 1 agosto 2015 si è parlato di agricoltura. Nella provincia di Lecce il settore agricolo appare caratterizzato da un elevato grado di frammentazione aziendale, ossia dalla presenza di  numerose imprese di piccole dimensioni. Le aziende della provincia sono, infatti, oltre 71.060 per una superficie totale (SAT) di 173.783 ettari, il 93% dei  quali utilizzati (161.131 ettari).
Tuttavia la dimensione media aziendale è piuttosto ridotta sia in termini di superficie totale (2,4 ettari), sia in termini di superficie utilizzata (2,3 ettari), risultando decisamente inferiore alla media pugliese e a quella italiana.

Il settore agricolo concorre per il 3,0% alla formazione del valore aggiunto provinciale, intendendo per valore aggiunto la differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive).
Nel 2015 e 2016 non saranno erogati aiuti diretti per importi inferiori ai 250 €, mentre attualmente la soglia è pari a 100 €. Dal 2017 tale importo salirà a 300 €. Questa norma avrà un impatto finanziario molto ridotto (la somma complessiva dovuta a tutte le aziende italiane sotto la soglia dei 250 €, nel 2012, è stata pari a 41 milioni di €, vale a dire circa l’1% degli aiuti diretti complessivamente erogati), ma consistente dal punto di vista numerico (sempre nel 2012 le aziende sotto la soglia dei 250 € erano più di 240.000, pari al 20 % del numero complessivo di beneficiari!).
Ciò si tradurrà, evidentemente, in un consistente alleggerimento del costo amministrativo connesso all’erogazione degli aiuti diretti. In altri termini si è voluta cogliere la possibilità di eliminare decine di migliaia di microerogazioni, la cui entità (e i benefici conseguenti) era nettamente inferiore ai costi di gestione della domanda di aiuto.
L’innalzamento del pagamento minimo a 300 € solo nel 2017 ha lo scopo di non escludere le aziende che, pur disponendo di una superficie significativa, in un primo momento sarebbero destinate a non percepire gli aiuti, ma che per effetto del processo di convergenza (che produrrà l’innalzamento del valore dei titoli di basso valore), potranno raggiungere la soglia in un secondo momento.
Il Psr esclude queste aziende ma c’è bisogno di integrare queste risorse umane per favorire il rilancio dell’agricoltura. Da Melpignano parte la richiesta si studiare una forma di aggregazione per queste aziende.
Un rilancio della Colonia potrebbe favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura.


Oggi il contratto di piccola colonia stagionale e di compartecipazione familiare è regolato dalla legge 203/1982 per l’esecuzione delle colture limitatamente al ciclo produttivo ed alle relative fasi di lavorazione, non oltre il ciclo di produzione annuale.
Infatti, anche se il terreno viene condotto per diversi anni, la domanda di prosecuzione di tale rapporto di colonia deve essere presentata ogni anno. Al concedente spetta regolarizzare la posizione del compartecipante o piccolo colono, presentando la relativa documentazione all’INPS. A differenza dei, più conosciuti, contratti di affitto dove il proprietario concedente il terreno riceve una certa somma dall’affittuario, nei rapporti di piccola colonia stagionale il proprietario concede la conduzione del terreno per l’intero anno, dividendo il prodotto e relative spese di conduzione con il colono-conduttore.

Ai fini delle prestazioni (malattia, maternità, disoccupazione) le giornate di piccolo colono sono equiparate, a tutti gli effetti, alle giornate di lavoro agricolo dipendente. Si considerano piccoli coloni quando il fabbisogno lavorativo risulti inferiore a 120 giornate l’anno. Per il calcolo delle giornate da attribuire ai fini dell’iscrizione negli elenchi anagrafici si applicano i valori medi di impiego di manodopera per singole colture previste dal D.M. 04/06/1997.


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