sabato 22 agosto 2015

Esiste la ricetta del benessere? A San Cesario di Lecce il 25 settembre 2015 si saprà la risposta!


Esiste la ricetta del benessere? A San Cesario di Lecce il 25 settembre 2015 si saprà la risposta!
A San Cesario di Lecce il dott. Andrea Del Buono, specialista in immuno-allergologia, il 25 settembre parlerà del cibo che previene le malattie. Due epidemiologi inglesi hanno studiato e approfondito il rapporto tra alimentazione e cancro hanno dimostrato che scegliere i cibi giusti significa avere il 40% di possibilità in più di abbattere il cancro. Il tema sarà al centro di un seminario in programma il prossimo 25 settembre 2015 a San Cesario di Lecce nel corso del quale si affronteranno anche le connessioni esistenti tra l’alimentazione e il benessere.
Esiste la ricetta del benessere?
di Antonio Vittorino Gaddi
con la collaborazione di Fabio Capello1, Paola Gaddi2
Questa storia inizia da molto lontano. In un tempo in cui l’uomo viveva circondato da una natura indomita, e dove ogni giorno era l’inizio di una nuova lotta per la sopravvivenza. Come gli animali che lo circondavano, egli era costretto a procacciarsi il cibo ogni giorno, a rintanarsi in ripari naturali, e ad affrontare passivamente le intemperie. Aveva pochi strumenti, che egli stesso era riuscito a inventare, e che lentamente gli avevano concesso quel margine di vantaggio che il suo fisico non poteva garantire nei confronti di ben più temibili predatori.
L’uomo però non si accontentò di adattarsi alla natura. Prima cercò di trovare strumenti sempre più efficaci per difendersi da essa, poi imparò a plasmare il mondo in base alle sue esigenze. Al posto dei ripari naturali costruì capanne, e poi case. Per facilitare il suo lavoro inventò e realizzò utensili sempre più complessi, in grado di aiutarlo nelle sue attività di ogni giorno.
Se prima viveva di caccia e della raccolta di piante che nascevano spontaneamente ed era costretto a spostarsi periodicamente ogni volta che il cibo finiva, con il tempo imparò a coltivare ciò di cui aveva bisogno, ad allevare gli animali che poi usava per mangiare o per svolgere lavori pesanti, e a costruire tutte quelle strutture, come canali di irrigazione, pozzi o acquedotti, che gli consentissero di rimanere stabilmente in un posto.
In questa ricerca verso il benessere, anche il suo modo di vivere e di relazionarsi con gli altri necessariamente cambiava; prima si organizzò in tribù e clan, poi in società sempre più complesse, alle quali dava regole che lo aiutassero a migliorare la vita di ogni individuo.
Nei secoli, gli strumenti a disposizione del genere umano in questa eterna ricerca sono cresciuti a dismisura. Le esigenze che egli sentiva di dover soddisfare non erano più solo quelle primarie, come la ricerca del cibo o di un riparo per la notte. Poco alla volta, scopriva nuovi bisogni che andavano al di là della lotta per la sopravvivenza di ogni giorno e valicavano i confini delle necessità materiali.
Nacquero così la filosofia, la scienza, la teologia, la medicina e, in un futuro più lontano, la psicologia, la cibernetica, l’antropologia, l’informatica, che si professavano capaci di dare risposte e soluzioni a molti dei quesiti che ci si poneva.
Tuttavia, se grazie a scoperte e invenzioni lo stile di vita migliorava nei secoli, la ricerca del benessere non si fermava.
A. V. Gaddi
Università degli Studi di Bologna
Bologna
e-mail: antonio.gaddi@uni.bo.it
1 CERN, Geneva (CH) (Communication Team).
2 Mary Immaculate Hospital, Mapourdit, Repubblica del Sud Sudan.
Casi di tumore in aumento in provincia di Caserta così come in tutta la Campania. Per prevenirli e combatterli un team medico casertano scommette sull’alimentazione  e porta alla luce dati che erano stati scoperti, anche se sottovalutati, sin dagli anni Ottanta. ‘Molto si è fatto nella ricerca di base per la lotta al cancro – spiega  Andrea Del Buono, specialista in immuno-allergologia – basti pensare ai grandi successi della terapia biologica ma tanto resta ancora da fare se si considera che il cancro resta la seconda causa di morte. Ecco perché è necessario spostare l’attenzione sulla prevenzione primaria (quella cioè da mettere in campo quando non si è ancora ammalati) piuttosto che su quelle secondaria e terziaria come invece si fa attualmente. Noi riteniamo infatti che sia fondamentale sviluppare una cultura della prevenzione ed è quello che stiamo cercando di fare attraverso l’istituzione dell’Accademia di micro nutrizione’. I primi dati al riguardo risalgono al 1981 e si devono a due epidemiologi inglesi che hanno studiato e approfondito il rapporto tra alimentazione e cancro dimostrando che scegliere i cibi giusti significa avere il 40% di possibilità in più di abbattere il cancro. Tra i cibi sconsigliati ci sono il latte, i formaggi, la carne rossa e tutti quegli alimenti che contribuiscono a far crescere le cellule tumorali. Da qui l’invito del dottor Del Buono ai pazienti e soprattutto ai medici ad adottare gli approcci terapeutici adatti per ottenere una risposta più efficace alle terapie. Il tema sarà al centro di un seminario in programma il prossimo 25 settembre 2015 a San Cesario di Lecce nel corso del quale si affronteranno anche le connessioni esistenti tra l’alimentazione e il benessere.

Nessun commento:

Posta un commento