lunedì 20 luglio 2015

Il Salento ha bisogno di un gruppo di scienziati con una specializzazione una diversa dall’altra che in modo multidisciplinare indaghino il nostro Paesaggio.


In  Prefettura per dare un contributo. Tutti animati da buona volontà ma alla fine della discussione qual è il messaggio che è passato? Giuro che non lo so! Ma io so perchè ci sono andato.
Io sono andato in Prefettura per dire con forza al  commissario Ue alla Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, al  ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al commissario per l’emergenza Giuseppe Silletti 

che il Salento ha bisogno di un gruppo di scienziati con una specializzazione una diversa dall’altra che in modo multidisciplinare indaghino il nostro Paesaggio per dare una risposta alla domanda:

“Tutto il Mondo è a conoscenza che alcuni olivi del Salento leccese sono malati e che alcuni di questi sono compromessi e altri distrutti dal disseccamento. Sino ad oggi 20 luglio 2015 c’è chi sostiene che le cause siano:
1.       per causa di un batterio trasmesso da un insetto vettore,
2.       altri che non sono d’accordo con i primi e dicono che i responsabili sono funghi,
3.       altri ancora sostengono che la causa sia da attribuirsi a un complesso di esseri viventi
4.       ed infine altri in ultimo per l’azione di sostanze chimiche e minerali

io chiedo a Voi Signori Scienziati che cosa possiamo fare tutti noi imprenditori, professionisti, agricoltori, Hobby Farmer e cittadini per salvaguardare e sviluppare il nostro territorio?”
Sono amareggiato perché ho avuto l’impressione che questa proposta non sia stata compresa. Ecco perché la scrivo, adesso, qui.
Grazie per l’attenzione
Antonio Bruno


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