lunedì 13 luglio 2015

I Consorzi di bonifica del Salento leccese enti insostituibili nella difesa e gestione del territorio, nella cura e nell’utilizzo plurimo della risorsa acqua, nel sostegno allo sviluppo della produzione agricola ed agroalimentare Made Salento leccese


“Una città su una roccia asciutta, piccola, ma ben ordinata, è più grande della caotica Ninive” (Phokylides di Mileto,VI sec. VI a.C., fr. 4).

Il sole e la pioggia, in definitiva il clima, hanno un importantissimo ruolo per la vita delle donne e degli uomini del Salento leccese tanto che questi fattori si rispecchiano anche nell’urbanistica e nell’architettura sin dal tempo degli antichi greci e romani.
E se il territorio in cui vorremmo insediarci, per coltivarlo e viverci. fosse una depressione invasa dalle acque stagnanti paludose? In quel caso ci vuole la Bonifica che ha interessato l’uomo fin dall’antichità.

Ma cos’è la Bonifica?
“Per bonifica si intende quella attività di progettazione, esecuzione, manutenzione ed esercizio della rete idrografica, dei manufatti, degli impianti idrovori e di sollevamento, avente la finalità di mettere in sicurezza i territori urbanizzati e produttivi - che altrimenti sarebbero soggetti ad inondazioni o a dissesti idrogeologici - e di rendere coltivabili i terreni mediante irrigazione. L’attività di bonifica riveste quindi due funzioni che si integrano in un delicato equilibrio, da una parte la bonifica si pone a salvaguardia del territorio, dall’altra consente il razionale sviluppo dello stesso sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi” (LENZI S., Difesa del suolo, gestione delle risorse idriche e sviluppo sostenibile: la funzione di bonifica nel quadro delle autonomie e delle riforme istituzionali, Bologna, Labelab, 2001. p.4).

Per non dimenticare cos’era Il Salento leccese prima della Bonifica è bene fissare lo sguardo su quello che scriveva Salerni verso la fine del ‘700:
“Reca stupore il vedersi miserabili ed affamati, gli abitatori di una delle più belle contrade della terra. Dai confini della terra di Bari fino ad Otranto, è scomparsa ogni traccia di civiltà……persone sono esposte ai lenti, ma inevitabili effetti della febbre……..paludi molto estese, che riempiono l’aria di esalazioni pestilenziali, per cui tutti i giovani, pallidi e smagriti, trascinano la loro vita non oltre i sessant’anni. Da Otranto fin qui la sanità dell’aria torna a sorridere, poi, di nuovo, trascorso il Santuario di Leuca, la desolazione del mefitismo.”  Cosima Piscopo, La classe rurale in Terra d’Otranto nei primi sessant’anni del Sec. XIX.(tesi di Laurea)
Sarebbe davvero un compito ciclopico narrare le esperienze territoriali più significative del Salento leccese raccontando le scelte compiute.

Il disordine del territorio è evidente anche oggi dagli allagamenti ed ingenti danni delle piogge che si verificano ogni autunno - inverno.

Per superare questa situazione che costa anche vite umane è necessario definire, insieme ai principali staikolders, ovvero i portatori d’interesse, le azioni, i progetti e i programmi utili, meglio scrivere necessari, per consentire ai Consorzi di bonifica del Salento leccese di interpretare appieno il ruolo di enti insostituibili nella difesa e gestione del territorio, nella cura e nell’utilizzo plurimo della risorsa acqua, nel sostegno allo sviluppo della produzione agricola ed agroalimentare Made Salento leccese che può e deve essere ottenuta rafforzando la fase progettuale e organizzativa. L’articolazione territoriale dei Consorzi di Bonifica del Salento leccese, le loro funzioni in materia di bonifica, difesa del suolo, conservazione e valorizzazione del patrimonio idrico, tutela del paesaggio, nel rispetto dei principi comunitari di sviluppo sostenibile e gestione pubblica delle risorse naturali, competenze maturate attraverso concrete esperienze sviluppate dai Consorzi di Bonifica nel campo della gestione dei più di 200 mila ecosistemi agrari sono lo strumento in mano ai cittadini per garantire la gestione e valorizzazione del territorio che solo in questo modo avrà il tanto desiderato sviluppo sostenibile.

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