domenica 26 aprile 2015

Un germoglio di geranio inoculato con Bacterium tumefaciens: Successivamente la pianta era guarita, con la caduta delle escrescenze, ed aveva mostrato una tendenza all'ipertrofia.



3.6. I circuiti oscillanti e l'oscillatore multionda
Lakhovsky comincia a sperimentare l'azione dei circuiti oscillanti (so-lenoidi di filo metallico) nei primi anni '20. Nel 1925, per esempio, ave-va posto un circuito oscillante attorno ad un germoglio di geranio ino-culato con Bacterium tumefaciens, un microrganismo in grado di indurre nelle piante tumori simili a quelli degli animali. Altri germogli inocula-ti con lo stesso batterio erano stati utilizzati come controlli. Il tumore si era sviluppato anche nel geranio con circuito oscillante, però, a diffe-renza degli altri, il geranio era cresciuto regolarmente. Successivamen-te la pianta era guarita, con la caduta delle escrescenze, ed aveva mo-strato una tendenza all'ipertrofia. Negli anni '30 un gruppo di ricercatori, tra cui Lakhovsky, presentò alla Società Francese di Biologia una relazione sull'influenza esercitata sul-la materia vivente delle onde magnetiche di elevata frequenza emesse da un apparecchio inventato da Lakhovsky, il radio-cellulo-oscillatore. Alcune piante di geranio erano state inoculate con lo stesso tipo di bat-terio degli esperimenti del 1925, ed erano state trattate con l'apparec-chio, in grado di produrre oscillazioni di lunghezza d'onda di circa 2m. Le piante non trattate avevano sviluppato escrescenze tumorali ed era-no andate incontro a peggioramento, mentre quelle trattate erano so-pravvissute, avevano eliminato le escrescenze ed erano cresciute fino a raggiungere dimensioni inusuali. L'oscillatore multionda, costituito da più cerchi concentrici, ciascuno dei quali vibrante secondo una certa gamma di frequenze, avrebbe agito producendo una gamma vastissi-ma di vibrazioni: ogni circuito oscillante delle cellule sarebbe entrato così in risonanza, riequilibrando la propria frequenza grazie all'inter-vento dell'oscillatore.
Questi fenomeni sono comprensibili alla luce delle teorie di Lakhovsky, secondo le quali "le malattie sono squilibri oscillatori che provengono dal-l'alterazione del campo delle onde cosmiche, per causa di interferenza con un campo secondario alla superficie del suolo o una radiazione astrale (solare, lu-nare) oppure, ciò che poi è lo stesso, dall'alterazione delle costanti elettriche della cellula vivente s'
Tra i ricercatori italiani che si sono occupati di questi temi, Lakhovsky cita il Professor Sordello Attilj di Roma che, dopo aver presentato alcu-ni importanti casi clinici, così si esprimeva in una relazione tenuta al Congresso di Radiologia svoltosi a Firenze nel maggio del 1928: "I casi poco numerosi citati, che rappresentano il principio dell'opera che desideriamo sviluppare, dimostrano che l'uso dei circuiti oscillanti Lakhovsky è veramente efficace'. Nel corso degli anni, alcune apparecchiature brevettate da Lakhovsky in più Paesi sono state sperimentate da numerosi ricercatori, e diversi hanno cercato di riprodurre la più importante di queste, l'oscillatore multionda, nonostante alcune difficoltà tecniche dovute alla mancanza di dati completi sulla sua realizzazione.
3.7 Conclusioni
Concludiamo questo capitolo su Lakhovsky sottolineando l'importan-za della sua teoria della malattia: questa sarebbe causata da uno squili-brio oscillatorio prodotto dall'eccesso di onde cosmiche - o da altri fe-nomeni come l'interferenza dovuta alla frequenza di oscillazione di microrganismi - e la terapia si proporrebbe di ristabilire un corretto equi-librio cellulare. Le onde cosmiche in eccesso potrebbero essere filtrate mediante circuiti oscillanti, che ristabilirebbero naturalmente l'equili-brio oscillatorio, agendo come regolatori delle onde cosmiche. Alcuni apparecchi, come l'oscillatore multionda, sarebbero in grado di fornire un range completo di vibrazioni, in grado di riattivare per risonanza le frequenze di cellule di qualsiasi tipo.
" G. Lakhovsky, Il segreto della vita, op. cit.


Tratto da: Terapie vibrazionali di Roberto Tresoldi

2 commenti:

  1. Bravo Antonio. Qualcuno sta lavorando in questa direzione, ma a luci spente. Pensano di usare il metodo per fare affari? E' molto probabile. Il punto è che i patologi continuano a pensare alle patologie seguendo i soliti schemi. La conseguenza è che accumulano brutte figure. Il batterio può essere controllato o fatto fuori con un modulatore di frequenze. Me ne sto occupando insieme ad alcuni amici. Non è escluso che presto avremo modo di raccontare qualcosa. Un altro importante settore è quello della lotta biologica con batteriofagi e batteri che si nutrono anche di Xylella e che non danneggiano le piante.

    RispondiElimina
  2. Bravo Antonio. Qualcuno sta lavorando in questa direzione, ma a luci spente. Pensano di usare il metodo per fare affari? E' molto probabile. Il punto è che i patologi continuano a pensare alle patologie seguendo i soliti schemi. La conseguenza è che accumulano brutte figure. Il batterio può essere controllato o fatto fuori con un modulatore di frequenze. Me ne sto occupando insieme ad alcuni amici. Non è escluso che presto avremo modo di raccontare qualcosa. Un altro importante settore è quello della lotta biologica con batteriofagi e batteri che si nutrono anche di Xylella e che non danneggiano le piante.

    RispondiElimina