sabato 18 aprile 2015

Gruppo ricercatori baresi: Xylella fastidiosa, nel suo ceppo salentino, è il patogeno primario responsabile del disseccamento rapido degli ulivi


Come il batterio fa morire di sete la pianta

LECCE - Xylella fastidiosa, nel suo ceppo salentino, è il patogeno primario responsabile del disseccamento rapido degli ulivi. E’ la conclusione di una serie di test di patogenicità compiuti dal gruppo dei ricercatori baresi.

Due in particolare le prove che rispondono ai parametri razionali adottati dalla comunità scientifica, detti «postulati di Koch» (1843-1919), lo scienziato tedesco che li adottò nelle prove sul carbonchio. La prima con l’inoculazione diretta del batterio (isolato e in coltura pura) nella piantina di ulivo sana. L’inoculazione è avvenuta tramite un ago infetto. La seconda prova con l’insetto-vettore (sputacchina) con il batterio nel sistema retroboccale inoculato nella pianta. In tutti e due i test, condotti con lo stesso microrganismo inoculato in forme diverse, i segni del disseccamento sono apparsi a distanza di sei mesi. Questi risultati, la cui ulteriore affidabilità sarà sottoposta ad altre verifiche, stabiliscono che Xylella non è quindi concausa del disseccamento, come si è affermato nella prima fase dell’infezione, ma invece la causa determinante. Una novità destinata a influenzare il confronto pubblico.

I test erano attesi da molti attori della vicenda, sia tra i produttori ma soprattutto tra gli ambientalisti che hanno sempre messo in discussione la fondatezza degli indizi elencati dai ricercatori a sostegno della loro tesi sull’azione infettiva determinante del batterio. La notizia non è stata commentata dagli scienziati, in attesa della relazione che sarà trasmessa alle autorità italiane ed europee e alle riviste scientifiche. Il lavoro del gruppo barese è attentamente monitorato a livello internazionale.

Il comportamento del batterio e la sua evoluzione biologica, insieme alla stessa associazione «meccanica» tra vettore e batterio, sono studiati in modo intenso nella speranza di ottenere ulteriori informazioni e riscontri utili nella lotta contro la malattia degli ulivi.

Il disseccamento è l’esito del blocco della nutrizione della pianta, prima su singole parti poi in modo sempre più pervasivo in tutte le articolazioni, dall’alto verso il basso, fino all’imbrunimento dei tronchi e delle stesse radici. Xylella fastidiosa comincia con il colonizzare lo xilema, cioè il sistema conduttore, delle piante ospiti. Producendo una sorta di gel che finisce con l’ostruzione dei vasi e dell’irradiamento della linfa grezza, composta da acqua e sali minerali soluti, che si muove dal basso verso l’alto. E’ questa occlusione a provocare la morte per sete dell’albero.

Gli scienziati, in realtà, non hanno mai avuto dubbi sul rapporto causa-effetto determinato dall’agente infettivo nell’ospite sano. Solo per prudenza, all’inizio della vicenda, hanno parlato di «Complesso del disseccamento rapido» dell’olivo (CoDiRo), indicando nel rodilegno e nei parassiti le altre concause dell’infezione. Con le prove sulla patogenicità quello che era solo un’ipotesi o un insieme di indizi diventa un risultato scientifico. La vera scienza evita le certezze, ma i dubbi non possono diventare pregiudizi.

t.t.
 26 MARZO 2015

Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/come-il-batterio-fa-morire-di-sete-la-pianta-no804287/

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