martedì 15 luglio 2014

la richiesta del Dott. D'Angelis al governo: siamo pronti a supportare i consorzi di bonifica cercando tutte le risorse, che già esistono, di cui l'Italia ha bisogno 1 MILIARDO ALL'ANNO PER 7 ANNI PER RISOLVERE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO ITALIANO

1 MILIARDO ALL'ANNO PER 7 ANNI PER RISOLVERE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO ITALIANO
Questa la richiesta del Dott. D'Angelis al governo
"Per i prossimi sette anni, ci impegneremo a mettere a disposizione 1miliardo di euro all'anno per la prevenzione del rischio idrogeologico."
Questa la richiesta di Erasmo D'Angelis, Capo Struttura missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo infrastrutture idriche, al governo italiano.
"É finito il tempo in cui dobbiamo rincorrere le emergenze. Ora dobbiamo ragionare in termini di prevenzione. Per questo stiamo mettendo in rete un sistema per evitare di fare i notai dell'emergenza. Quando c'è l'alluvione, infatti, ci si perde in inutili burocrazie e alla fine la situazione rimane invariata."
In un Paese che rischia molto dal punto di vista idrogeologico esiste una carenza pianificatoria di superficie. "Abbiamo una occupazione di suolo unica al mondo: Solo la Sicilia cementifica come l'intera Gran Bretagna. Ora serve voltare pagina per non rischiare altre vite umane e danni consistenti in tutta la penisola."
Dati alla mano, gli eventi estremi oggi rappresentano l'ordinario. "Rispetto ai 10-15 episodi l'anno di vent'anni fa, nel 2014, finora, contiamo 114 eventi tra bombe d'acqua, frane e nubifragi intensi.
Il territorio non regge. É emerso il bisogno di accelerare sul versante delle manutenzioni e sulla riduzione del rischio idrogeologico.
Il rincorrere i danni va ad impattare molto sul bilancio dello Stato. Dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da danni dovuti a eventi meteo climatici avversi si parla di oltre 3 miliardi e mezzo di euro. "Il governo Renzi -continua D'Angelis- ha strutturato una unità di missione contro il dissesto idrogeologico, con due obiettivi: ridurre il dissesto idrogeologico e l'inquinamento delle risorse idriche e del territorio."
D'Angelis conclude:"Cosa abbiamo fatto? abbiamo coordinato i pezzi dello Stato che si occupano di sicurezza idraulica. Abbiamo analizzato le risorse necessarie al ripristino e la messa in sicurezza del territorio e gli interventi di cui questo ha bisogno. Ne sono risultati 3395 interventi urgenti per cui servono un miliardo e duecento milioni di euro. Di questi però, a causa dell'eccessiva burocrazia se ne sono compiuti solo il 3,2%. Serve un cambio di passo, ed in questo siamo pronti a supportare i consorzi di bonifica cercando tutte le risorse, che già esistono, di cui l'Italia ha bisogno."

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