mercoledì 26 dicembre 2012

L'incancellabile Agnese


L’incancellabile Agnese
 
Una domenica a casa, una delle tante domeniche passate a riflettere e a scavare nella realtà. Mi chiama il mio amico Leo Piccinno, mi dice che c’è una serata alla Torre del parco, che Andrea Serravezza avrebbe fatto qualcosa con protagonista il suo Olivotto. Mi chiedeva se potevo andarci. Il mio amico Leo è irresistibile mi invita sempre a eventi che hanno a che fare con la cultura e con il gusto.
Arrivo a Torre del Parco, tanta gente, Andrea mi accoglie con un sorriso, mi accompagna in prima fila e noto subito una stupenda signora che con eleganza sembra “non occupare” lo spazio. Quando l’ho guardata dentro di me è accaduto che c’è stato un percepirne le tracce. Come posso esprimerlo? Insomma in lei intuivo le traiettorie di un viaggio che volevo conoscere. Poi Antonio Campeggio che fa la narrazione del suo Panettone e quella presenza che si avvicina a me, proprio a qualche centimetro da me, come se fosse eterea, come se il suo spirito entrasse nella mia anima.
Ho un cuore che batte quando c’è la presenza di qualcuno che percepisco importante, l’ho sentito battere domenica per quella Signora che è gentile con me, si avvicina, mi rivolge la parola per offrirmi un pezzettino di delizia avvolgendomi di dolcezza.

La sento volteggiare in quella Sala, una danza elegante e sinuosa. Ed è il suo movimento che mi avvolge, mi mette in cammino verso l’incontro.
Le chiedo di sapere di più e mi da la sua pagina su Facebook: Agnese, semplicemente Agnese. Quando torno a casa scrivo della serata, intuisco che la vera novità è Agnese, ci penso un po’ su, ma non ne scrivo. Mi dico che la conosco appena, ci rifletto su e intuisco che tra noi c’è stato un breve scambio di battute, qualche sguardo ma sento anche il forte stridore con l’emozione che è come se la conoscessi da sempre.
Mi scrive che non ho scritto di lei. La percepisco decisa, netta, puntuale e sento la sua personalità ficcante che chiede spazio, ottiene attenzione. Io so che ha avuto sempre ciò che ha desiderato e quindi subito so di volerla conoscere meglio.





Dopo qualche giorno sono sulla collina di Casarano, una vista da brivido, una casa splendida e lei accogliente sulla porta. Niente foto. Entro in una stanza soggiorno con una grande finestra con una vista entusiasmante sulla valle. Ci sediamo e parliamo.
Agnese è una Wedding Planner! Cosa significa questa parola? Letteralmente Progetto per il matrimonio. Agnese organizza il matrimonio dalla A alla Z, lei ci propone e ci aiuta per tutto quello che riguarda l'organizzazione del nostro matrimonio. Mi guarda e mi sciolgo nei suoi occhi quando mi dice che lei è ogni volta la sposa. Sento che è vero, so che è così!
Ma Agnese è anche una Maestra di pasticceria salata, dolce e salutistica. Mi fa assaggiare i suoi dolci deliziosi, mi colpisce per l’eleganza con cui me li porge, per le sue riflessioni sull’appartenenza alla Terra d’Otranto che ama come l’amo io.
Mi dice di papà, del suo papà bellissimo, elegante, colto e raffinato. Un uomo che ha segnato la sua vita. Mi racconta della laurea di sua madre, di quando ad appena 7 anni organizzò il pranzo per lei e per la sua famiglia.
Papà la volle alla European School of Economics di Londra in Toscana e Agnese ci andò senza realmente ascoltare se stessa e le sue passioni: il cibo!
Poi papà se ne andò, lassù, da qualche parte oltre l’arcobaleno e fu allora che Agnese cominciò letteralmente a volare in cucina, davanti al forno, persa nella trasformazione dell’impasto, rapita dalla magia creata da lei stessa che a lei stessa era ignota.
Eccola quindi alla Boscolo Etoile Academy e l’inizio della sua avventura con dentro quella voglia di creare la magia del cibo, quella magia che fa diventare qualcos’altro la farina, l’acqua e le carni.


Nel 2008 è con Villa Capozza che era ridotta ad un rudere e inizia il suo lavoro di restauro e la trasforma in quello che tutti oggi possono ammirare.
Quella villa ho scoperto poi che doveva essere parte di lei perché era della sua famiglia, infatti Il nucleo originario del "villino" era costituito da una grande masseria, di proprietà della famiglia nobile De Donatis, costruita verso la fine del ‘700.
La costruzione passò ai Capozza, imprenditori originari di Molfetta, noti per l'omonima distilleria, per via matrimoniale. La masseria, infatti, era la dote di Francesca De Donatis, figlia di Liborio e Agnese Zuccaro, quando andò in sposa a Luigi Capozza, matrimonio celebrato il 31 marzo 1888.
Ma adesso quella sua creatura non la gestisce più perché faceva parte di una storia che ha avuto il suo epilogo e che in questo frangente non prevede la presenza di quella Villa nella vita di Agnese. Se ho capito Agnese la sua traiettoria non prevede un voltare indietro la testa e lo sguardo, Agnese guarda avanti, sempre.



E che cosa c’è ora nella sua vita? Agnese è una food stylist!
Cos' è una food stylist? A differenza di uno chef si occupa prevalentemente della presentazione del piatto e deve avere l’abilità di tradurne le sensazioni olfattive e gustative in una foto a due dimensioni.
In questo incontro ho capito che il cibo per Agnese è un immenso stimolo creativo. Agnese è sicura che nel cibo ci siano infinite combinazioni di sapori, ma nello stesso tempo è anche convinta che il cibo è una miniera di colori, forme, consistenze, da combinare, assemblare e trasformare in qualcosa di diverso ed entusiasmante. Vi prego di credermi lei rimane incantata a guardare per ore tutto questo.
Il futuro? Per Agnese nel futuro c’è la pasticceria dolce e salata senza glutine con ingredienti adatti per celiaci.
Posso dire di aver conosciuto un Angelo. Una signora dolce e raffinata che si occupa di farti felice attraverso la conoscenza, la presentazione e la degustazione del cibo e che lo fa senza pretendere nulla, per scelta, scegliendo a chi, se, e quando farlo.
Se conosci Agnese non puoi più dimenticarla.

di Antonio Bruno

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