venerdì 9 novembre 2012

Harrod’s sceglie il Salento

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Harrod’s sceglie il Salento


Le operazioni di raccolta delle olive nel Salento sono in fase avanzata però non tutto l’olio è uguale, bisogna puntare su innovazione tecnologica e soprattutto su qualità per conquistare ambitissime, quanto importanti, fette di mercato.

Bisogna fare un viaggio lungo fino a Finibus terrae per incontrare l’eccellenza. Gli inglesi che da qualche anno sono tra i primi estimatori del Salento hanno percorso tutto lo stivale fino a Santa Maria di Leuca per trovare l’olio al quale affidare uno dei loro marchi più prestigiosi e più conosciuti: non è quello della famiglia reale ma poco ci manca. E’ salentino infatti l’olio che viene venduto nei magazzini Harrod’s di Londra ma non con il marchio del produttore bensì proprio con il brand Harrod’s sulla bottiglia da mezzo litro venduta a 14 sterline quasi 20 euro. Insomma la fiducia del tempio inglese dello shopping dove si vendono tutti prodotti di altissimo livello è totale ed illimitata se sul retro dell’etichetta si ringrazia e si testimonia che la famiglia salentina Melcarne produce l’olio per Harrod’s. Ma questa di Giovanni Melcarne è solo la punta di un gruppo di aziende olivicole salentine che ha puntato su un’inversione di tendenza per produrre qualità e far salire l’asticella degli oli salentini sull’eccellenza. Si parla di oli al plurale perché i produttori si stanno orientando al mercato. Al frantoio Foresta Forte di Gagliano del Capo approfittando della brezza dei due mari che accarezza gli olivi sulle serre di Santa Maria di Leuca si ottiene l’olio dalle olive che si raccolgono già alla fine di settembre, L’azienda punta al biologico e soprattutto alla Dop, la denominazione di origine protetta “Terra d’Otranto” , ma si diversificano anche gli oli producendo oli all’arancia, al limone, al peperoncino, al basilico e al rosmarino che incontrano sempre più il favore dei palati più educati. Il mercato risponde soprattutto con la vendita on line almeno stando ai turisti che arrivano in queste contrade e, grazie al passaparola, hanno imparato a visitare i templi dell’olivicoltura. Le olive arrivano da impianti ultra secolari e anche questa è una prerogativa importante. Una prerogativa sulkla quale sta insistendo anche il Presidente della Coldiretti di Lecce Ing. Pantaleo Piccinno anche lui produttore olivicolo leader di un Movimento di opinione che vede la Coldiretti salentina tentare di portare l’olio d’oliva del Salento ad imporsi sui mercati nazionali ed internazionali.

La meccanizzazione è ormai patrimonio di molte aziende olivicole salentine proiettate in questa nuova stagione ed accanto agli oli che vincono concorsi nazionali ed internazionali si sta puntando anche sulla commercializzazione delle olive da tavola, un altro segmento particolarmente interessante.

Insomma il viaggio dell’olio salentino è stato lungo ma i risultati stanno arrivando e forse ne è valsa la pena.

Buongiorno Regione Puglia Andato in onda il 09/11/2012 TG3 Puglia Giovanni Melcarne Olivicoltore di Gagliano del Capo (Lecce) e l'Ing Pantaleo Piccinno Presidente Coldiretti Lecce

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