venerdì 16 novembre 2012

Come fu che la Quercia Vallonea di viale Gallipoli a Lecce riuscì a sopravvivere


Come fu che la Quercia Vallonea di viale Gallipoli a Lecce riuscì a sopravvivere


Chi di noi non ha visto la quercia vallonea di Lecce in viale Gallipoli? Bella vero? Quercia semisempreverde, alta intorno ai 15 metri; ha fusto dritto e grosso in proporzione, di circa un metro di diametro.

La Vallonea salvata da Attilio Biasco
Quella Quercia esiste grazie alla tenacia di un Dottore Agronomo. In quel posto c’era l’Orto Botanico voluto dal Francese Gioacchino Murat che ebbe nel 1808 da Napoleone Bonaparte il Regno delle due Sicilie e che costituì in tutte le province del regno appunto l’orto botanico. La Quercia Vallonea è una sopravvissuta di tale Orto. Mi raccontò il collega Attilio Biasco che suo nonno alla notizia che il mio omonimo Antonio Bruno, allora podestà di Lecce, voleva abbattere la Vallonea per avere un piazzale tutto suo da dove arringare le folle del ventennio prese il treno per Roma e si fece ricevere da Benito Mussolini al quale rappresento le ragioni della Vallonea. Fu così che la Vallonea riuscì a sopravvivere al podestà di Lecce Antonio Bruno.

Le ghiande di Marco
Ma oggi la Vallonea può anche rinascere grazie alle 100 ghiande raccolte dal mio amico Marco Nassisi che mi dice ha dovuto imbonire addirittura un rumeno che vive sotto quella chioma. C’è da dire che le ghiande di Vallonea maturano nel secondo anno (nel subgenere Cerris) ma, vi sono biotipi che anticipano la maturazione nell'anno. Sono portate isolate o a gruppi su corti peduncoli (massimo 2 cm); sono grosse 2-3 cm e lunghe fino a 4,5 cm, cilindriche, a maturazione di colore rosso-bruno e sono pubescenti ad eccezione della parte superiore che è arrotondata con una cicatrice molto convessa, la parte apicale è ombelicata.

FAI DA TE: Come ottenere una pianta di quercia Vallonea 
C’è un altro amico che fa germogliare le ghiande e propaga la Vallonea nel Salento che mi ha raccontato come fa. E’ Oreste Caroppo che ha raccolto le ghiande sulla Scorrano – Supersano.

Per farele germogliare le ha messe in acqua per 2 – 3 giorni e subito dopo nel cotone idrofilo sino a che le ghianda non giungono alla radicazione. Quando la radichetta raggiunge i 2 – 3 centimetri la ghianda radicata viene trapiantata dove crescerà per i prossimi secoli.

Nel ventennio fascista il podestà di Lecce Antonio Bruno voleva abbattere la Vallonea ora come allora ci sono le opere dell’uomo dei novelli podestà della terza repubblica che vogliono fare altrettanto. In provincia di Lecce Oreste Caroppo e Marco Nassisi tentano di conservare ciò che l’uomo potrebbe distruggere perdendo per sempre parte di se stesso.

La presenza delle Querce Vallonee a Lecce

l Coordinamento Provinciale del WWF di Lecce da tempo è impegnato nella mappatura della presenza di querce Vallonee nella città e nel territorio provinciale collaborando, in questa attività, con l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Lecce e il Corpo Forestale dello Stato. L’individuazione di singoli alberi o nuclei boschivi di querce Vallonee, presenti in giardini privati o in aree pubbliche sono molto importanti per le attività di ricerca didattico-scientifica per la riproduzione della specie attraverso la raccolta e la semina delle ghiande e per l’elaborazione di programmi e progetti per tentare di "ricostruire" il più possibile il suo habitat originario. Tra i siti individuati, particolare menzione meritano interessanti piccoli popolamenti di Vallonee intorno alla città in località “Tre colline” e nelle aree circostanti il Borgo San Nicola.

di Antonio Bruno

Nessun commento:

Posta un commento