venerdì 18 maggio 2012

A Gallipoli del Salento leccese con Enrico Groves - Aprile 1887

A Gallipoli del Salento leccese con Enrico Groves - Aprile 1887



Finite queste escursioni ci rimane a portare il nostro quartiere generale a Gallipoli, che si trova in comunicazione con Taranto ed Otranto per buonissime strade carrozzabili. Prima di arrivare a Gallipoli dalla parte di Maglie osserveremo dei segni del clima mite di questa parte di Japygia nelle Palme (Phoenix dactylifera) sparse qua e là nelle campagne, e nella coltivazione degli agrumi in vari paesi, specialmente ad Alessio (ALEZIO del Salento leccese n.d.r.) , ove i robusti Portogalli danno un prodotto meraviglioso tanto per la qualità quanto per la quantità.

Attraverseremo anche estesi vigneti ove si fa la coltivazione della vite bassa che minaccia rimpiazzare il grano, essendosi trovato che, grazie al suolo calcareo ed al clima favorevole, i vini di queste parti contengono da quindici a venti per cento di alcool, che li rende atti all'esportazione. Quando tutti gli aridi poggi saranno coperti di vigne il paese guadagnerà non solo in ricchezza ma anche in amenità, almeno durante i mesi caldi dell'anno, quando l'erba si trova bruciata e il solo segno di vita vegetale consiste in qualche Composita e Labiata imbiancate dalla polvere.

Anche in diversi punti delle arene marittime si è trovato che le viti riescono assai bene, a causa dell'elemento calcareo ivi esistente, di modo che si spera in un avvenire florido per questo lontano punto d' Italia. La campagna verso la costa offre all'esploratore una grande varietà di terreni ove si trovano delle aride roccie e verdeggianti paludi, dei dirupi marittimi ed arene estesissime, di modo che la flora presenta una varietà incantevole. Il paese di Gallipoli è costruito sopra un' isola rocciosa, ed è in comunicazione colla penisola per mezzo di un ponte di pietra. Le case sono di quella pietra calcarea adoperata dappertutto nella provincia di Lecce, e che dà un'aria cosi pulita e linda a molti paesi.

Alberghi non mancano ; quello all' insegna del « Gallo » è molto adattato al botanico a causa delle grandi terrazze convenienti per l'asciugamento della carta. Fra le industrie del paese quelle che interessano il botanico sono la fabbricazione dei gabbioni da pesca coll’Juncus acutus e di una corda molto forte e durevole con lo Shaenus nigricans . Poi è mestieri osservare che le scope del paese sono fatte coll’Anthyllis Hermanniae, il che, pensando alla rarità della pianta, sembrerebbe un sacrilegio agli occhi di un erborizzatore. Parlando delle nostre escursioni, quella più ricca e variata è senza dubbio la parte elevata e rocciosa compresa fra San Bruno, che dista circa un miglio dalla costa, e la Montagna Spaccata, dirupo imponente bagnato dal mare.

Principiando con colline basse e rocciose, questa serra cresce sempre in altezza in direzione verso il mare e la Torre dell'alto lido, ove si presentano vari dirupi in guisa di bastioni, separati qua e là da vallate scoscese che danno accesso alle sovrastanti Murgie o altipiani. Basterà l’enumerazione di alcune specie per dare una idea della ricchezza di questa passeggiata, che ad ogni stagione riesce assai interessante : Alyssum leucadeum, Carun multiflorum, Scrofularia lucida, Notholaena velica, Campanula Tenorei, Micromeria nervosa, Micromeria canescens, Micromeria microphilla, Satureja cuneifolia, Colchicum Bivone e moltissime altre.

Un' altra gita piacevole è di seguitare la costa verso l'oriente fino alle paludi, ora in processo di coltivazione. Qui troveremo Linaria Prestandreae , Ipomaea sagittata, Carex hispida var., Carex serrulata, Plantago albicans var. spicis apice albo-lanatis proliferis (Ten. siyl), Juncus multiflorus ecc.; mentre dalla parte dell' occidente incontreremo nelle fessure delle rupi la rigida Centaurea deusta var. tenacissima, l’ Ayithyllis Hermanniae, L’Aeluropus litoralis, l'Erica verticillata e molte altre buone specie già enumerate nelle gite precedenti.

Prima di lasciare Gallipoli non bisogna trascurare l' isola di S. Andrea, uno scoglio percorso dalle onde nell'inverno, e sopra il quale sorge un bellissimo fanale a luce intermittente che serve come sentinella del porto. Come ò facile immaginare quest'isola è un vero giardino di Chenopodiaceae, e nell'autunno è rallelegrata dalla graziosa fioritura di numerose Statici, sempre cosi accette nelle escursioni sul littorale alla fine dell'estate. Il nostro soggiorno nel simpatico paese di Gallipoli, ove si ha biancheria e camera allo stabilimento dei Bagni per venti centesimi !, essendo terminato, e volendo raggiungere Lecce in carrozza, si percorre una lunga e monotona strada attraverso interminabili pianure soventi volte senza traccie di alberi e quasi prive di abitazioni; ma grazie all'ultimazione della ferrovia ai futuri esploratori di questa parte d'Italia saranno risparmiate molte fatiche e non poca polvere.

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