martedì 3 gennaio 2012

Cosa fare alla foresta degli ulivi del Salento leccese nel mese gennaio

Cosa fare alla foresta degli ulivi del Salento leccese nel mese gennaio




Fase di riposo vegetativo degli alberi di olivo

A Gennaio nella provincia di Lecce il sole sorge dalle 7 alle 7 e 30 e tramonta dalle 16 e 30 alle 17 le temperature vanno da un minimo di 5 – 10 gradi a un massimo di 15 gradi è questa situazione meteorologica che determina la fase di riposo vegetativo degli alberi di olivo che rallentano le attività fisiologiche.

La raccolta delle olive da terra prosegue

Nel Salento leccese le olive sono state raccolte completamente se ciò è avvenuto direttamente dall’albero con l’ausilio di macchine agevolatrici o, più raramente, con gli scuotitori meccanici. La raccolta invece prosegue anche nel mese di gennaio se le olive vengono raccolte da terra con l’ausilio delle scopatici meccaniche.

Trattamenti con prodotti a base di rame

Trattamenti a base di prodotti rameici negli oliveti potati o che hanno subito spollonature o slupature o che abbiano subito danni meccanici a causa delle grandinate. I prodotti a base di rame disinfettano le ferite presenti nell’olivo.

Nei casi in cui l’olivo è stato attaccato duramente dalla lebbra provocata dal fungo Colletotrichum gloeosporioides, caratterizzato da conidi unicellulari prodotti da conidiofori fittamente affiancati, raccolti in acervuli., è opportuno effettuare un trattamento a base di rame per contribuire a ridurre la carica infettiva del fungo.

Concimazione minerale

Nessuna concimazione poiché l’albero di olivo è, come ho scritto prima, nella fase di riposo vegetativo.

Procedere alla concimazione organica

Consiglio di procedere adesso alla concimazione organica. Utilizzare quelli di buona qualità che hanno una quantità di carbonio di oltre il 15%. Meglio sarebbe utilizzare un ammendante organico. Ricordo a me stesso che un concime orbganico nutre la pianta, mentre l'ammendante nutre la terra ed è ricco di sostanza organica. Stiamo attenti a somministrare al terreno sostanza organica che sia soprattutto cellulosa (foglie e legno che si trasforma in humus) e non residui della macellazione.

La sostanza organica da un grande apporto alle caratteristiche fisiche del terreno, rendendolo meno compatto ed asfittico. Fornisce, inoltre, nutrimento per la microflora ed aiuta anche la chimica del terreno poiché da massa organica si trasforma anche in minerali come fosforo ed azoto che come tutti sappiamo sono i nutrienti delle piante.
di Antonio Bruno

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