martedì 29 novembre 2011

PAC nel Salento leccese? Non possiamo che risalire! O no?

PAC nel Salento leccese? Non possiamo che risalire! O no?




Una voce di un Dottore Agronomo del sud est, che ha letto quello che hanno dichiarato due figli di questa stessa terra e cioè il coordinatore degli Assessori Regionali all’Agricoltura Dario Stefàno e il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro che in questo tempo occupano le uniche postazioni in grado di dare una direzione al settore agricolo martoriato dalle rendite dei grossi latifondisti e delle banche e da un mercato italiano che se ne infischia del Made in Italy.



Quale direzione per l’agricoltura del Salento?

Scrivo di questo territorio da questa terra di frontiera degli sbarchi clandestini e mi rifaccio all’analisi condivisibile sull’agricoltura salentina dell’Assessore Stefàno di cui ho già riferito in una mia precedente nota http://centrostudiagronomi.blogspot.com/2011/11/i-percorsi-della-regione-puglia-per-la.html .

Io sono certo che la sola prospettiva percorribile sia l’innovazione! Innovare nel Salento significa introdurre il nuovo modello organizzativo Stefàno.



Chi sono gli innovatori dell’agricoltura salentina?

Ma chi deve fare questo? In questi sessant’anni di PAC che è costata all’Europa miliardi di euro chi ha svolto questa funzione? Qual è il risultato? Eccovelo quello del Salento leccese che oggi conta poco più di 10mila Imprenditori Agricoli Professionali (IAP del D.L. 99 del 29.03.2004) la maggioranza dei quali si rifiuta di emettere fatture e quindi non versa nemmeno l’IVA allo Stato.



I giovani nell’ agricoltura del Salento leccese

Se prendiamo 11 (undici) Imprenditori Agricoli Professionali 10 (dieci) di questi hanno 70 anni di età e 1 (uno) di loro ha meno di 50 anni! Quindi sono mille i giovani agricoltori del Salento leccese, anche se un 50enne non è giovane ma ragionevolmente maturo. Mi viene in mente una poesia:



Erano mille appena

I giovinetti araldi

Della fortuna italica nascente:

Mille, contro un esercito potente

Armato di cannoni,

Mille inermi... Che importa?

Avevano un coraggio da leoni,

Era con loro l'anima risorta

Dei martiri sepolti, e la serena

Forza di Garibaldi!



E’ la poesia “I mille” di Angiolo Silvio Novaro, i mille di Garibaldi fecero la Grande Impresa di unire l’Italia e i mille agricoltori del Salento sono chiamati all’impresa di salvare il Salento dalla desertificazione e dal degrado figlio dell’abbandono del territorio.



I mille del Salento leccese

I mille del Salento sono un buon inizio e a cui bisogna fornire tutto quanto l’aiuto possibile della PAC e non solo. Voglio dire che i 90 milioni di Euro che la PAC fornisce ai 90mila ettari di Oliveto del Salento leccese e gli altri milioni di Euro che vanno all’incolto che ospitava l’ormai scomparso Tabacco e ogni altra provvidenza DEVE ANDARE SOLO AI GIOVANI! Gli ultrasettantenni devono andare tutti quanti in pensione e cedere la terra ai giovani che avranno diritto anche loro a queste forme di incentivo se riusciranno a dimostrare poi di averle fatte divenire LAVORO e RICCHEZZA PER TUTTO IL TERRITORIO! Quindi nel Salento leccese si tratta di dare una direzione a questi mille per spingere i 10mila ultrasettantenni a passare la mano ad altri mille e così di seguito sino a quando l’agricoltura non diverrà una vera ATTIVITA’ produttiva.



I Dottori Agronomi e Forestali del Salento leccese

Ma non basta perché la burocrazia della PAC i format, le carte, le procedure on line e ogni altra diavoleria inventata per allontanare il tecnico dalla realtà ovvero dal territorio sta facendo avverare la profezia della poesia “La Spigolatrice di Sapri” ricordate?



“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!”



La burocrazia rischia di ammazzare i Dottori Agronomi del Salento leccese che appunto sono trecento! Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce dott.ssa Giuliana Perrotta ha chiamato l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Lecce a una consulenza permanente infatti il 14 novembre 2011 abbiamo partecipato in Prefettura ad una riunione del Gruppo di lavoro per la sicurezza in agricoltura previsto dal Protocollo d'intesa in materia di Sicurezza Agricola e Agroalimentare, sottoscritto dai Prefetti della Regione Puglia nel giugno scorso.



Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce dott.ssa Giuliana Perrotta ha chiamato i Dottori Agronomi

Sono proprio gli obiettivi strategici che ampliano il campo d'azione del sistema di protezione civile, ed è per questo che la dott.ssa Giuliana Perrotta ha coinvolto non solo le Istituzioni, ma anche gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori nella lotta agli incendi boschivi ed interfaccia 2012 con una campagna denominata "Insieme per l'Ambiente". In Prefettura con l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Lecce è stata avviata l'Istituzione del tavolo operativo nell'ambito della Conferenza Provinciale Permanente, la cui attività potenzierà le azioni messe in campo da Regione, Provincia e Amministrazioni comunali, con iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti, agli enti locali, alla collettività salentina. http://www.prefettura.it/lecce/news/1398477.htm#News_21659



Per l’innovazione in Agricoltura le risorse della PAC devono andare alla Consulenza dei Dottori Agronomi


Gli unici in grado di governare tutto questo sono i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali della Provincia di Lecce che invece sono utilizzati solo come IMBRATTACARTE! L’affermazione dell’Assessore Stefàno "Quella proposta (quella della PAC n.d.r.) è riuscita a scontentare tutto il sistema agricolo italiano. E sembra quasi fatta apposta per colpire le agricolture del Mediterraneo" sulla Gazzetta dell’economia del 2.12.2011 può e deve essere un punto di partenza per dare una direzione in favore di chi lavora in agricoltura creando nuovi posti di lavoro e utilizzando la consulenza dei Dottori Agronomi e Forestali e per far uscire dal settore speculatori e banche. Anche le rendite parassitarie vanno mandate in soffitta! Le risorse non bastano più e quelle che restano devono andare solo a chi lavora e crea lavoro! Ma ha ragione anche il Presidente De Castro che ha dichiarato sullo stesso giornale che la proposta della Commissione Europea sulla PAC “non contiene misure in grado di rispondere allo scenario di riferimento ormai cambiato”. Cambiato in peggio raggiungendo forse il fondo vero Presidente? Magari però se l’agricoltura del Salento Leccese più sotto di così non può andare abbiamo la certezza che non si potrà che risalire, a meno che……non ci troveremo di fronte ad un territorio del Salento tutto parchi eolici e fotovoltaici. Già forse si può fare peggio, già forse non siamo giunti proprio al fondo!



di Antonio Bruno

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