domenica 12 giugno 2011

Un’avvolgente amicizia nella Fiera di San Giovanni a Zollino del Salento leccese

Un’avvolgente amicizia nella Fiera di San Giovanni a Zollino del Salento leccese




E’ soprattutto l’amicizia che mi lega a Francesco Pellegrino, sindaco del Comune di Zollino del Salento leccese e Dottore Veterinario che mi spinge a scrivere della fiera di San Giovanni che per questo 2011 avrà luogo dal 24 al 26 di giugno tra i caratteristici vicoli e le case a corte del centro storico.



La prima fiera a Zollino

La Fiera di San Giovanni, nasce nel 1910 da una deliberazione del consiglio comunale, presieduta dall'allora sindaco Francesco Pellegrino, che non per nulla ha lo stesso nome e cognome del mio amico Francesco. La fiera è stata proposta del consigliere Giuseppe Chiriatti:

"Il consiglio intesa la proposta e considerato che il Comune di Zollino essendo un paese agricolo, con una popolazione di 1400 abitanti, per la sua posizione topografica, al centro di vari Comuni, con un continuo traffico e movimento nella sua stazione ferroviaria, sarebbe di molto agevolata nel consumo dei suoi prodotti tanto ricercati, con l'istituzione di tale fiera. …………….

Considerato eziando che la fiera in discorso è di molto interesse a questi abitanti, scarsi di altre risorse e procura lo scambio delle derrate ricercate, dando vita a sviluppo alle diverse industrie”.



I prodotti agroalimentari del 2011

Tra le viuzze allestite con cascate di girasoli, antichi oggetti e luci di candele, sarà possibile degustare e acquistare produzioni del settore agroalimentare ed enogastronomico salentino: dai prodotti a Km zero, all’originale Olivotto, dal polline, al miele ai succhi biologici, dai salumi ricercati ai dolci di mandorle, fichi, arancio e cioccolato, dal vino di eccellenza all’olio extravergine con spremitura a freddo.



I piatti tradizionali

Sarà inoltre possibile assaporare i piatti della cucina tradizionale quali i piselli nani alla pignata e le fave nette con i morsi preparati da mani sapienti con le ricette di una volta e cotti ancora nella tipica pignata, seduti nella atmosfera magica di una corte, accanto a sciarabà e ballette di paglia, in linea con lo slogan griko dell’iniziativa “to kalò fai” che vuol dire “il buon cibo”.



La fiera di San Giovanni non inquina l’ambiente

La novità di quest’anno sta nell'utilizzo di piatti, posateria e bicchieri biodegradabili. Nell'organizzazione della fiera un aspetto sempre più importante lo assume la gestione dei rifiuti. Intanto gli organizzatori individuavano una persona che si assumeva la responsabilità della corretta differenziazione degli stessi (organico, secco, vetro, plastica...)

Questa operazione richiedeva molto tempo, basta pensare, tanto per fare un esempio, a quanto tempo di vuole per vuotare i piatti dai resti di cibo quando si sparecchia un tavolo.

L'utilizzo di piatti e di posate in materiale biodegradabile in questo caso risulta la soluzione ideale per velocizzare e semplificare le operazioni di pulizia; come è già stato scritto le caratteristiche delle stoviglie biodegradabili sono ormai tali da poter essere sostituite a quelle classiche in polistirolo.

Proprio per questo motivo a Zollino gli organizzatori hanno adottato piatti, posateria e bicchieri biodegradabili.

La speranza è che nel futuro si diffonda sempre più questa tendenza, ricordo infatti come sia sufficiente una sola posata di plastica per rendere non recuperabile un sacchetto di "umido".



I prodotti tipici in vetrina

Mi piace la Fiera di San Giovanni, inutile negarlo, convinto come sono che consumare prodotti tipici aiuta l’economia del Salento leccese a superare la crisi che imperversa in tutto il mondo nell’agro-alimentare.

La crisi spinge tutti noi a non acquistare i prodotti di qualità, o ad acquistarne di meno, tutto questo guidati dal fatto di privilegiare la convenienza economica di cibi che giungono magari dall’altra faccia della terra rispetto ai cibi genuini del Salento leccese.

Invece se acquistiamo prodotti del Salento leccese sappiamo che le materie prime sono genuine, non si consuma petrolio per il trasporto inquinando, si salvaguardano le pratiche tradizionali e soprattutto sosteniamo il lavoro di tante famiglie del Salento leccese.

La crisi economica c’è e si vede! Ma non la risolviamo acquistando prodotti alimentari di scarsa qualità! Molte volte si dice “pensa alla salute”; ecco pensaci e acquista i prodotti agricoli prodotti nel Salento leccese favorendo la biodiversità del nostro territorio.





di Antonio Bruno, Direttore dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master's Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics)

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