giovedì 29 aprile 2010

Sonia Bellezza da aspirante Dottore Agronomo risparmia acqua e difende l'ambiente.





Sonia Bellezza da aspirante Dottore Agronomo risparmia acqua e difende l'ambiente.
di Antonio Bruno*
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Il nome pacciamatura deriva da «pacciame», termine che indica lo strato di foglie e piccoli rami che si accumula sotto gli alberi.
Sonia BELLEZZA, una studentessa della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Reggio Calabria, ha brevettato il Tunnel anti-infestanti in Pvc che permette la pacciamatura e il suo riuso.
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L'essere vivente, il terreno, la terra, quella rossa o argillosa e profonda del Salento leccese da sempre, sin dall'inizio dei tempi ospita le piante che ci danno i frutti che ci nutrono. Terra madre a cui noi tutti dobbiamo la nostra esistenza. Insieme a quelle piante che ci nutrono ce ne sono altre che entrano in competizione, che sono così potenti che sottraggono sostanze nutritive, facendo ridurre il raccolto anche del 70%. Pensaci! Se il contadino non fa nulla, invece di raccogliere 10 chili di verdura, ne raccoglie 3!
Il terreno, quello che sotto ai nostri piedi percorriamo quando ci avventuriamo in campagna è un vero e proprio organismo vivente che ospita le radici delle piante che da lui assorbono gli elementi necessari alla crescita.
Il terreno che chinandoci raccogliamo nella mano. La terra più o meno umida e grassa l'hai mai stretta in una mano? Hai mai stretto nella mano la terra rossa che è il laboratorio della Natura dove avvengono in continuazione processi biologici che possono essere ostacolati dagli sbalzi termici, dal sole cocente, dall'erosione del vento, dalla pioggia battente che colpendo il terreno ha un'azione devastante dal punto di vista meccanico? L'acqua, che è in essa custodita, prima o poi evapora; sarebbe bello poterla conservare a lungo nel terreno per lasciarla a disposizione delle piante. Mi chiedo e vi chiedo: c'è un modo per proteggere il terreno, questo organismo vivente, sia dalle azioni meccaniche, che dalle erbe infestanti, che dall'evaporazione che lo lascia senz'acqua?
Si! Lo possiamo fare e questa protezione ha anche un nome: Pacciamatura.
Il nome pacciamatura deriva da «pacciame», termine che indica lo strato di foglie e piccoli rami che si accumula sotto gli alberi. E l'abbiamo inventata noi del Sud! Si, proprio noi del Salento leccese una delle poche zone della Penisola Italiana dove le precipitazioni sono di circa 600 millimetri di pioggia l'anno. Un clima arido come il nostro in Italia c'è solo nell'estremo sud della Sardegna e nel sud della Sicilia. Nella Puglia piove così poco che da sempre i nostri antenati hanno studiato delle strategie per evitare che l'acqua evaporasse nell'atmosfera, l'acqua che è indispensabile per avere il raccolto che serve a nutrire le tante bocche da sfamare.
Oggi proteggiamo il terreno con la pacciamatura utilizzando le materie plastiche. Si applica in Italia su una superficie di circa 60.000 Ettari con un consumo annuo di plastica che sembra stabilizzarsi intorno a 26.000 tonnellate. Negli ultimi anni c'è stato un aumento di superfici di terreno pacciamate ma non c'è stato un aumento delle quantità di film plastico perché le aziende produttrici hanno messo in vendita film plastici con minore spessore, infatti da spessori medi di 60-70 micron si è passati a spessori medi di 40-50 micron.
Come sempre quando facciamo qualcosa possiamo osservare dei vantaggi e degli svantaggi.
Così pure è per la pacciamatura che ha i vantaggi del riscaldamento del suolo; del mantenimento dell’umidità del terreno; del controllo delle infestanti (film opachi); delle proprietà dei prodotti raccolti; del mantenimento più prolungato, rispetto al suolo nudo, della struttura del terreno; della protezione delle colture da alcune patologie; del miglioramento della luminosità; del disorientamento dell’entomofauna dannosa. E ha lo svantaggio di un consistente consumo di materiali (250.000 tonnellate/anno) poco o nulla degradabili, con problemi ecologici di notevole portata, tanto da costringere l’Unione Europea a regolamentarne lo smaltimento. Inoltre la difficoltà di istallazione dei film plastici richiede l’uso di speciali macchine applicative con difficoltà per il piccolo produttore o per colui il cui appezzamento non consente le manovre di una grossa macchina.
Quindi vi invito a pensare come sarebbe bello se si potessero “riciclare” i film plastici utilizzati per la pacciamatura delle colture agrarie.
Con grande soddisfazione ho appreso la notizia che Sonia BELLEZZA, una studentessa della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Reggio Calabria, ha brevettato il Tunnel anti-infestanti in Pvc che permette la pacciamatura e il suo riuso risolvendo tutti i problemi di cui ho scritto. Sono dei veri e propri mini tunnel di Pvc rigido che nascono dalla sezione a metà di quei tubi che si usano solitamente per le condotte dell'acqua.
I tunnel sono molto pratici e leggeri e possono essere riutilizzati. Inoltre non necessitano di macchinari per l’istallazione.
Sapete a chi ha scritto la nostra amica Sonia per comunicare questa sua scoperta? Ma a Niki Vendola, al nostro Governatore della Puglia, a chi se no? Come dici? Perché mai ha scritto al nostro governatore? Ma se te l'ho scritto prima che la Puglia è povera d'acqua, che costringe la nostra agricoltura a fare ricorso all'irrigazione e quindi è assolutamente certo che l'utilizzo della tecnica inventata dal Sonia Bellezza sarebbe utilissima per ridurre gli sprechi d'acqua senza inquinare in quanto i tubi in Pvc possono essere riusati.
Insomma tagliando in due la condotta in Pvc si ottiene un tunnel che è una struttura rigida da posizionare sul terreno che sarà sede delle coltivazioni di verdura o di peperoni o di melanzane dopo che sia stato lavorato. Capite? In questo modo semplice e pratico inventato da Sonia Bellezza (benedette donne!) si proteggono le piante, si riducono i consumi d'acqua, si eliminano i trattamenti chimici e si aiuta il nostro terreno ottimizzando la produzione. E' del tutto evidente che il tunnel anti infestanti ha, al di sopra, dei fori che servono per permettere di piantare le piante di pomodoro, verdura o peperoni o qualsiasi altra pianta che vogliate mettere a dimora nel terreno. All'interno del tunnel le piantine troveranno le giuste condizioni per il loro sviluppo ottimale grazie al caldo umido che si crea e al giusto grado di areazione che si forma per il naturale abbassamento del livello del terreno, una volta bagnato, all'interno del tunnel.
Sonia Bellezza da aspirante Dottore Agronomo risparmia acqua e difende l'ambiente. Vi lascio immaginare cosa combinerà quando diverrà Dottore Agronomo a tutti gli effetti.

*Dottore Agronomo


Bibliografia

Sonia Bellezza, Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Reggio Calabria: Tunnel anti-infestanti in Pcv, la pacciamatura in una sola mossa
M. Tringale:L'azienda agricola biologica: l'esperienza di Ivo Totti
A. Del Fabro: Il grande libro. Orto, frutteto, giardino. Tecniche colturali, varietà
Margherita Neri, Fausta M. Fazio: Coltivare la rosa
Marie-Luise Kreuter: Orto e giardino biologico
Alfonso Sciortino: POLIMERI IN AGRICOLTURA: Il punto di vista dell’Agronomo sulla pacciamatura
L.Pettia,b e P. Mormileb: Film Fotoselettivi per un’Agricoltura Eco-Sostenibile
Stefano Catellani: Adddio infestanti? Un tubo in Pvc Italia Oggi del 17 aprile 2010

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