giovedì 25 febbraio 2010

Tu sei ciò che mangi e se è sano e genuino ciò che mangi sei sano e genuino pure tu!


Tu sei ciò che mangi e se è sano e genuino ciò che mangi sei sano e genuino pure tu!
di Antonio Bruno*

Non mi sarei mai aspettato che un'affermazione di un collega mi imponesse di scrivere sulla questione dell'Ingegneria genetica. Ho sostenuto due esami di Genetica all'Università presso la Facoltà di Agraria, l'esame di Genetica Agraria superando brillantemente lo scritto e l'orale e poi successivamente ho superato, sempre brillantemente, l'esame di Miglioramento Genetico ed ero certo, in scienza e coscienza, che prendere Variabilità dalle varietà vegetali presenti in alcune parti del mondo che sono i centri di origine, e immettere quei geni in altre piante determinando caratteristiche desiderate, come ad esempio la resistenza alle malattie, fosse una pratica assolutamente pacifica.
Non mi sarebbe mai venuto in mente di affermare che invece gli Organismi Geneticamente Modificati sono una minaccia. L’ho visto dimostrare in un Convegno a Lecce che la coesistenza tra Organismi Vegetali Geneticamente Modificati e Organismi Vegetali è impossibile poiché l'impollinazione che avviene attraverso il vento e gli insetti porta quei geni messi dall'uomo a caso nel DNA e che sarebbero un BREVETTO negli ovari dei fiori delle piante che invece hanno i geni messi a caso dagli agenti dell'impollinazione.
Il caso, l’amato caso.
In Italia abbiamo ampia varietà di climi e una vasta gamma di specie e varietà coltivate. In Italia abbiamo i SISTEMI COLTURALI che è un modo di dire di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali per descrivere come le diverse specie agrarie si alternano nello spazio e nel tempo a livello delle tante aziende agricole sparse nel territorio. Quando noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali scriviamo o parliamo dei sistemi colturali non facciamo altro che descrivere le interazioni esistenti delle diverse specie fra loro e con le altre produzioni agrarie (es: produzioni zootecniche).
Ecco con gli organismi geneticamente modificati questi sistemi colturali verrebbero stravolti completamente così come è accaduto in India con il Cotone.
Ma da dove sono spuntate fuori le coltivazioni delle piante e l’allevamento degli animali?
Tutto non è sempre stato così come lo vediamo ora. Per capire come coltiviamo le piante e alleviamo gli animali domestici oggi dobbiamo sapere il modo in cui si sono formati gli attuali sistemi colturali.
C'è stata dal Neolitico, ovvero diecimila anni fa, ai giorni nostri la domesticazione di piante e animali. Qualche collega mi ricorderà che la domesticazione altro non è, che la profonda alterazione del corredo genetico. In effetti basta pensare a cos'era all'origine il grano e a che cos'è oggi, tanto che tutti siamo consapevoli che quello che noi coltiviamo oggi ha poco o nulla a che fare con il grano che cresceva liberamente in natura diecimila anni fa. Ma da dove hanno avuto origine queste piante? Quali sono i Centri d’origine dell’agricoltura?
Sono tre ed esattamente: la mezzaluna fertile ex Mesopotania oggi Iraq (frumento), il Centro America (mais) e la Cina e Indocina (riso).
Vi ho gia scritto che sostenni l'esame di MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE PIANTE COLTIVATE e in quell'occasione acquisii il concetto che il principale obiettivo del miglioramento genetico delle piante coltivate è quello di ottenere varietà con caratteristiche PRODUTTIVE, QUALITATIVE e di RESISTENZA A STRESS migliori di quelle delle varietà già disponibili sul mercato.
La cosa che però dovevo sempre tener presente quando dovevo prendere i caratteri era che molto spesso i caratteri utili provengono da specie selvatiche più o meno distanti geneticamente e che si sono evolute in ambienti particolarmente sfavorevoli. Ero consapevole inoltre del fatto che dal Neolitico, ovvero da almeno 10.000 anni, le piante coltivate vengono modificate al fine di renderle sempre più adatte alle esigenze dell’uomo. I primi agricoltori, che di fatto furono le donne, miglioravano le colture semplicemente selezionando i semi di piante che avevano i caratteri desiderati.
Nel ultimo secolo, dopo la definizione delle leggi fondamentali della genetica da parte di Gregor Mendel, il miglioramento vegetale è avvenuto secondo procedimenti sempre più rigorosi. Si sono ottenuti risultati molto significativi incrociando piante sessualmente compatibili (incrocio intraspecifico ed interspecifico).
Tutto però si infrangeva su una barriera: l'incompatibilità sessuale!
Che significa?
In pratica ciò vuol dire che con i metodi messi in atto dalla evoluzione naturale anche se un polline del fiore della pianta di cactus arriva sull'ovario del fiore dell'albero di melo non accade che ci sia un seme che da poi una pianta che produce le mele con le spine.
La barriera è caduta da quando si è iniziato a utilizzare I VIRUS come vettori artificiali di geni che possono portare geni animali in quelli umani e viceversa, oppure geni di insetti in animali. Insomma IL VIRUS E’ IL CAVALLO DI TROIA che ha superato la BARRIERA DELL’INCOMPATIBILITA’ SESSUALE.
I VIRUS CHE VENGONO USATI SONO ALTAMENTE INFETTIVI E QUESTO I BIOTECNOLOGI LO FANNO PER ESSERE SICURI CHE PENETRINO NEL DNA DELLE PIANTE DA MODIFICARE.
Ma questi virus entrano insieme al DNA nel nostro corpo? All’interno del nostro corpo questi virus si moltiplicano? E se si moltiplicano, ci stiamo contaminando?
Ma come dicono i miei amici avvocati (li rispetto molto gli avvocati) vi è di più.
Cos’è che ci fa stare bene? Cos’è che ci mantiene in buona salute?
Dobbiamo dire a tutti, è il compito di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, come scrivevo prima dobbiamo dire a tutti che noi possiamo rimanere persone in salute se ci nutriamo di cibi sani e genuini.
Prima di arrivare alla malattia c’è qualcosa che può prevenirla ed è una sana e corretta alimentazione.
Ecco perché noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali possiamo e dobbiamo contribuire con le nostre conoscenze a certificare le buone pratiche agricole che portano ad ottenere un prodotto sano e genuino che poi sarà presente sulle mense delle famiglie.
Ecco perché questa storia degli OGM (organismi geneticamente modificati) che sono dannosi può e deve essere una opportunità per far riappropriare le persone umane del loro diritto a nutrirsi con cibi sani e genuini.
Li hanno chiamati prodotti biologici per distinguerli da quelli ottenuti utilizzando ARTIFICI e che per questo sono artificiali. Noi sappiamo ottenere i frutti della NATURA noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali vi diamo ciò che regala MADRE NATURA, comunque tutti ora li chiamano BIOLOGICI e quindi per capirci li chiamerò così anch’io.
Ricordo a me stesso che il 23 novembre 2003 nelle Considerazioni finali della Conferenza Ministeriale euromediterranea sull’Agricoltura di Venezia è stato tracciato un programma di lavoro comune su tre temi ritenuti strategici per il rafforzamento della cooperazione agricola tra le due rive del Mediterraneo: lo sviluppo rurale, la qualità dei prodotti agricoli e l’agricoltura biologica.
L’Italia è il Paese leader in Europa per le produzioni da agricoltura biologica, disponendo del maggior numero di imprese e della più elevata superficie condotta con il metodo biologico tra tutti i Paesi europei.
Oggi abbiamo obblighi e opportunità derivanti dal nuovo regolamento CE 834/07 e 889/08, sulle nuove regole di certificazione ed etichettatura. Inoltre si va sempre più diffondendo la consapevolezza della opportunità per tutti di avere una filiera corta e sulla validità del mercato biologico nazionale e estero. L'agricoltura biologica ha raggiunto in Puglia un elevato livello di diffusione con oltre 130mila ettari di superficie agricola utilizzata e più di 5mila operatori agricoli e agroalimentari impegnati a competere sui mercati internazionali con prodotti affidabili e di grande qualità.
Perché prodotti biologici?
Perché il prodotto biologico è più ricco in vitamine e sali minerali rispetto ai prodotti da coltivazioni convenzionali. Le Mele biologiche hanno il Potassio K in misura maggiore del 31%, i Fenoli (flavonoidi) maggiore del 19%, la Vitamina C maggiore del 30%, rispetto alle mele che vengono coltivate senza tenere conto della natura, (XXV International Horticultural Congress). Inoltre dalla ricerca condotta dall' American Chemical Society si evidenzia una presenza di antiossidanti nel MAIS maggiore del 58,8%, nella FRAGOLA maggiore del 19% e nella MORA maggiore del 50% rispetto a quelle che vengono coltivate senza tenere conto della natura.
Gli antiossidanti non fanno altro che contrastare l’attività dei radicali liberi sono sostanze di scarto che provengono dalle reazioni fisiologiche dell’organismo. Vengono prodotte in misura maggiore in presenza di determinate condizioni fisiche, quali stress, abuso di alcool e fumo, inquinamento e alimentazione scorretta. Un eccesso di produzione ha un effetto sul processo di invecchiamento, velocizzandolo.
Tendono a reagire con tutte le molecole e gli atomi con i quali vengono a contatto, che a loro volta possono diventare instabili.
I radicali liberi vengono contrastati dagli antiossidanti esogeni, introdotti con la dieta, sono reperibili nel sangue e costituiscono la barriera antiossidante che cerca di neutralizzare immediatamente le sostanze circolanti.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali quando siamo chiamati a decidere quali piante coltivare possiamo attraverso la nostra professionalità favorire la conservazione della biodiversità, possiamo addirittura avere un ruolo rilevante nel recupero di germoplasma delle varietà ortive salentine ad elevato rischio di sopravvivenza. In molte di queste piante a rischio di scomparire si sono rilevate sostanze antiossidanti in misura notevole tanto da rappresentare una risorsa per la salute delle famiglie.
Infatti, le risorse genetiche agrarie costituiscono, una buona percentuale della biodiversità totale di un territorio, quella più utilizzata dall’uomo,comprendente vecchie e nuove cultivar, ma anche ibridi, popolazioni locali e mutanti.
Nel corso dei millenni, i coltivatori hanno sviluppato una ricchezza di varietà, selezionando e riseminando solo i semi di piante più resistenti ai parassiti o con frutti più appetitosi.
Fino a 30 - 40 anni fa, per ciascuna coltura erano presenti decine e decine di varietà diversificate: oggi si stima che l’80-90% di esse sia scomparso!
Prima che ci sia la totale scomparsa di tutto chi coltiva la terra ha l’opportunità di salvare queste piante rivolgendosi a noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali prima di stabilire le rotazioni delle coltivazioni della propria azienda agricola o del piccolo appezzamento che abbiamo sotto casa e che coltiviamo per gli ortaggi che poi consumeremo noi stessi.

Vi basti sapere che nella determinazione del contenuto di composti antiossidanti in 9 ecotipi di pomodori tradizionali noti con il nome comune di pomodori d’inverno (li pummitori te mpisa) selezionati localmente da agricoltori custodi la colorazione dell’epiderma, non sempre costituisce un indice predittivo del contenuto di β-carotene e di licopene che quando viene determinato da risultati davvero sorprendenti in alcuni ecotipi.
La disponibilità della nostra consulenza per la scelta delle varietà e degli ecotipi da coltivare nelle vostre aziende nasce dall’esigenza di rendere più facili le scelte salutari e per promuovere informazione che ha lo scopo dia modificare comportamenti inadeguati.
Molti nemici della salute si possono prevenire mangiando in modo sano ed equilibrato
Uno degli obiettivi dell’azione di noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali è sostenere la dieta tradizionale, cioè la dieta che permette una strategia di contrasto alle malattie croniche.
Tutto questo è IN LINEA CON LA STRATEGIA messa a punto dalle Regioni, dal Ministero della Salute in collaborazione con la Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) approvata a Copenaghen il 12 settembre 2006 dal Comitato Regionale e il 15 novembre 2006 ad Istanbul nel corso della Conferenza Ministeriale Intergovernativa, durante la quale i Ministri della Salute hanno sottoscritto per i propri governi una dichiarazione di appoggio alle misure nazionali ed internazionali di contrasto all’ obesità.
Noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali parallelamente sosteniamo l'adozione a livello nazionale di un'etichettatura degli alimenti dove scrivere tutto, la provenienza, il foglio e particella del campo e anche le coordinare per poterlo vedere di GOOGLE EARTH da tutto il mondo perché l'alimento sia NATURALE perché siamo noi a seguirlo I MEDICI DELLA TERRA, perché tu sei ciò che mangi e quello che mangi è garantito da un Dottore Agronomo o da un Dottore Forestale.

* Dottore Agronomo

Nessun commento:

Posta un commento